A circa 7 km si può raggiungere Tindari, situata su un promontorio a picco sul mare, circondata da oleandri, fichi d’india e ulivi.
Tindari è stata fondata nel 396 a.C. da Dionisio di Siracusa, così chiamata in onore di Tindaro, re di Sparta. Celebre è il Santuario, dedicato alla Madonna Nera di Tindari con il Bambino, scolpita in legno e da tutti venerata come fonte di grazie e miracoli. La Basilica si affaccia direttamente sul mar Tirreno, di fronte alle isole Eolie. Entrando nel Santuario si respira un’aria serena e solare: le numerose vetrate fanno penetrare la luce nelle navate, dando ai fedeli un’accoglienza calorosa. Al centro, in alto, domina la Madonna nera.
Sotto il promontorio di Tindari si ammira una lingua di sabbia, chiamata Laghetti di Marinello, nota per le numerose leggende che si raccontano; la più famosa è che secondo cui la spiaggia si sarebbe formata per la caduta di una bambina da una terrazza del Santuario, ritrovata poi salva, grazie ad un miracolo attribuito alla Madonna, che avrebbe creato la spiaggia stessa, facendo ritirare il mare proprio per salvarla. Accanto alla spiaggia si trova una grotta che, si racconta, era abitata da una maga che attirava i naviganti con il suo canto.
Tindari, però, regala anche altre emozioni: il Teatro greco-romano, costruito con blocchi di pietra arenaria dai Greci nel III secondo a.C. E restaurato successivamente dai Romani. In Primavera e in Estate si può assistere a suggestive manifestazioni classiche e moderne. A Tindari da non perdere sono anche i resti delle mura dell’antica città, un’area termale e il Ginnasio.
Sulla via principale si affollano mercatini e bancarelle con oggetti e prodotti del posto: souvenir di Tindari, le coffe siciliane, le mandorle caramellate, i pistacchi, le paste di mandorla, arancini, cannoli e granite di vari gusti.
Per gli amanti del trekking, consigliamo il Sentiero Coda di Volpe, che dal Santuario porta ai laghetti di Marinello; è un percorso breve da cui si può godere della bellezza del panorama, respirare aria pulita e, perché no, scattare qualche foto.
